Il progetto
I caregiver familiari stranieri
Con il termine “caregiver familiare” si intende colui o colei che volontariamente e in modo gratuito viene in aiuto di un proprio familiare o di una persona amica non in grado di prendersi cura di sé perché malata o disabile. Si stima che in Italia siano oltre 3.300.000 le persone con responsabilità di cura familiare verso persone anziane o disabili.
Quando ad essere caregiver familiare è una persona straniera, è molto probabile che alle condizioni di difficoltà comuni a chi ricopre questo ruolo (isolamento sociale e familiare, peggioramento condizioni di salute psico-fisica, impoverimento economico, difficoltà di conciliazione…) se ne sommino altre connesse a barriere culturali e linguistiche e a una ridotta rete sociale sul territorio. Inoltre è noto come le concezioni di handicap e disabilità tra le persone straniere sono fortemente condizionate da cultura di origine, condizioni e motivi dell’esperienza migratoria, condizioni dell’accoglienza in Italia…
Benché non siano ancora disponibili dati statistici globali, il fenomeno è certamente significativo in termini quantitativi sul territorio di azione del progetto. Infatti in Provincia di Modena, gli stranieri con riconoscimento formale di handicap o invalidità sono 3.010 mentre nelle scuole del territorio dell’Unione Terre d’Argine, il 30% degli alunni con disabilità grave (escludendo, quindi, il lieve ritardo cognitivo) assistiti dai servizi territoriali sono stranieri.
Attività previste
Il progetto intende coinvolgere in una ricerca-azione un gruppo di mediatori culturali già operanti nell’ambito dei servizi sociali, sanitari e scolastici del territorio provinciale di Modena e degli operatori dei servizi sociali ed educativi del territorio che più frequentemente intercettano caregiver familiari allo scopo di esaminare la dimensione multi-culturale nella presa in carico di famiglie straniere con componenti disabili, malati o anziani e fare in modo che mediatori ed operatori siano in grado di tenere conto delle problematiche potenzialmente connesse al caregiving familiare in occasione dell’entrata in contatto con nuclei familiari in cui un componente è malato o disabile. I gruppi di lavoro, con la collaborazione di esperti, produrranno un vademecum operativo per supportare efficacemente i caregiver familiari immigrati nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine.
Successivamente, il progetto intende attivare in via sperimentale degli interventi di mediazione culturale a favore di caregiver immigrati per supportarne l’accesso ai servizi a loro dedicati.
Obiettivo dell’intervento
L’azione avrà il duplice obiettivo della sensibilizzazione tanto “in prossimità”, cioè presso i caregiver familiari, direttamente toccati dai temi del disagio e della disabilità; quanto “in prospettiva macro”, per la sensibilizzazione su più ampia scala della comunità straniera locale di appartenenza di ciascuno tra i Mediatori.
In termini di impatto, il progetto si attende di rendere i servizi attualmente disponibili sul territorio a sostegno dei caregiver familiari più culturalmente sensibili e quindi più fruibili e più rispondenti alle esigenze dell’utenza straniera. Ci si attende anche una maggiore conoscenza da parte dei caregiver stranieri dei servizi per loro disponibili sul territorio e un’incrementata fiducia rispetto alla possibilità di ottenere un supporto adeguato alle proprie esigenze e quindi di aumentare il numero dei caregiver stranieri che ne fruiscono.